Noi, italiani che tifiamo per la Germania

Noi, italiani che tifiamo per la Germania non abbiamo una vita facile. Chi "tradisce" i colori nazionali non suscita mai simpatia, figurarsi chi va a scegliersi la squadra rivale per eccellenza degli azzurri. Passi l'Inghilterra, la Spagna o meglio ancora una squadra africana come il Ghana o il Camerun... ma la Germania! Tifare Germania è considerata una provocazione e per questo meritevole di scherno se non di disprezzo.

Può capitare dunque che in un forum generalista che frequento nel parlare di Mondiali un utente mi chieda del mio "essermi venduto anima e corpo alla Germania". Come lui anche altri sono infastiditi del fatto che io abbia fatto professione di fede per i "crucchi". Gli odiati crucchi che trattano male l'italiano emigrante e che "non sorridono mai". Forti coi deboli e deboli e deboli coi forti, provocano le guerre ma le perdono sempre. Cosa c'entrano queste parole, questi temi con il calcio? Niente. Ma sono quelle che si usano sempre. E come se non bastasse, "nel 54 avete vinto con il doping"... "va bene Mueller e Beckenbauer, ma vuoi mettere la grande Olanda di Cruijff?"... e ancora, "nel '90 il rigore contro l'Argentina non c'era". C'è antipatia manifesta nei confronti della Germania, quando non addirittura odio profondo. Eppure, è strano, chi scrive queste cose è spesso un ragazzo che non ha vissuto, che non ha visto. Che nemmeno ricorda i grandi campioni venuti dalla Bundesliga nel Campionato italiano e che hanno lasciato tutti ricordi di simpatia, generosità, sportività. Da Rummenigge a Briegel, da Haessler a Kohler, da Voeller a Bierhoff, da Matthaeus a Brehme... No, la Germania è ricordata per la copertina dello Spiegel e per le risatine della Merkel, per lo spread e i calzini bianchi di chi viene per turismo in Italia. I tedeschi nemici degli italiani, spocchiosi, presuntuosi, cattivi... sempre col "ditino" (il "ditino tedesco") pronto a condannare. E quella lingua così dura e sgradevole per l'orecchio latino. Così quando la Germania perde si fa festa quasi quanto quando l'Italia vince. Beccatevi questa, avete finito di spadroneggiare, sul campo di calcio vinciamo sempre noi... Ripeto, questo non succede contro l'Inghilterra e la Spagna, e nemmeno contro la Francia. Ma contro la Germania sì.

Difficile rispondere, difficile mostrarsi "innocenti" per noi italiani che tifiamo per la Germania. Oggi ho scritto queste righe per giustificare l'ingiustificabile, conscio che non basterà, che non servirà a nulla...


"Lui ha sempre tifato Germania, da quando si imbattè nella figurina di Muller sull'album dei mondiali '74."


Tu non ti rendi conto, perché sei giovane, di cosa era il calcio negli anni settanta, quando ero bambino io. E non puoi nemmeno sapere come andavano le cose nella società italiana. Ad esempio il neo-nazionalismo, questo sventolio di bandiere azzurre e tricolori, le trombette, te le sognavi. Topolino con la maglietta dell'Italia te lo sognavi. Internet con ampio risalto per le partite dell'Italia te lo sognavi. Le telecronache faziose con l'esperto di turno, vedi Dossena, te le sognavi. I collegamenti postpartita, i processi, le notti magiche, eccetera eccetera te le sognavi. I politici che fanno a gara nel mostrarsi tifosi te li sognavi.

Nel 1974, quando ad appena 7 anni avevo scoperto il calcio, esistevano solo l'album di figurine Panini, il giornalino de l'Intrepido, il Guerin Sportivo (che però era "da grandi") e i quotidiani sportivi nazionali. In tv il calcio lo vedevi solo la domenica con 90esimo minuto e la Domenica Sportiva. Le telecronache delle partite le faceva il grande Nando Martellini e figurarsi se un professionista allora si metteva a tifare quando faceva il suo lavoro di cronista. Gli italiani erano già malati di pallone, ma in un modo assolutamente non paragonabile all'impazzimento di oggi. Il merchandising non esisteva. Non si vendevano magliette, gagliardetti, scarpini e quanto altro ancora. Era proprio un altro mondo. Chi era di sinistra si disinteressava di calcio o era contro l'Italia. Se ti vai a vedere "La meglio gioventù" ad un certo punto i protagonisti si trovano, era il 1966, dentro un bar (mi pare) dove una tv trasmette la famosa Italia - Corea dei mondiali dell'epoca. E, poco interessati all'evento, si mettono pure a tifare per la Corea! I comunisti erano comunisti e il calcio era roba per capitalisti occidentali. Quasi nessun partito italiano ostentava il tricolore. Il PCI ce l'aveva quasi tutto nascosto dietro la bandiera rossa, la DC aveva lo scudo crociato e basta. Mai viste, se non dopo anni e anni, bandiere tricolori sventolare dai balconi. Per una partita di calcio, poi!

In casa mia non si faceva il tifo per la nazionale azzurra. Mio padre seguiva il Campionato, mia madre nemmeno quello. I miei zii, politicizzati, avevano altro a cui pensare. Io, come ho detto, scelsi la Germania perché ispirato da alcune figurine. La mascotte del pifferaio magico ebbe la meglio su quella del mangiaspaghetti mandolinaro. La trovai più evocativa, più affine alla mia natura. La maglia bianca con l'aquilotto nero mi sembrò più bella dell'azzurro quasi blu dei miei connazionali. Lo sguardo fiero dei calciatori teutonici colpì la mia attenzione più della simpatia di Spinosi e Anastasi. Certe cose non le puoi spiegare razionalmente. Succedono. Va' dove ti porta il cuore, no? E il mio cuore mi portò in Germania. E precisamente nella Germania dell'Ovest. All'interno della Baviera. In quel di Monaco. Ancora oggi quando vedo l'immagine di quei posti, pur non essendoci mai stato e non conoscendo la lingua, mi viene l'impulso di dire ...casa.

Grande Florian questo pezzo è di qualità immenso lo metto quasi sullo stesso piano di quello che avevi messo sul Blog di Köpke qualche ora prima della finale di Wembley dove raccontavi come era nata la tua passione per il Bayern e terminavi dicendo "stasera vorrei tanto che vincessi, ma se non accade non ti preoccupare, sarai sempre il mio Bayern....". Non ti nascondo che a un anno di distanza sono tornato ancora su quella pagina proprio per leggere quel pezzo, mi fa venire i brividi.
Anche io ho vissuto spesso la situazione che dici tu, e il fatto di avere avuto il nonno di Stoccarda non mi giustifica agli occhi di praticamente nessuno per il mio tifo o il mio sentirmi Tedesco visto che poi sono nato qui e vissuto anni in Irlanda. Però avendo viaggiato anche tanto in Germania voglio sempre ribattere colpo su colpo a chi le para grosse come per es sugli immigrati Italiani Tedeschi in Germania. Soprattutto negli ultimi 30 anni la Germania è la meta numero uno di tutti i numerosissimi Italiani che espatriano. Hanno fatto pure trasmissioni sulla RAI dove intervistavano della gente che viveva là e che lodava tutto o quasi e che diceva che in Italia non sarebbe tornata mai o che così speravano. Segno che gli Italiani sono integratissimi e si trovano generalmente benissimo in Germania. Questo l'ho toccato anche io con mano e sai che ovviamente anche io sarei già emigrato là da tempo se avessi potuto / voluto.
Come ti ho già detto noi non possiamo altro che invidiare quei ragazzi come un mio amico Italo-Tedesco che vive in Germania e che ha sempre tifato sia Italia sia Germania. Giorni fa su Facebook lo vedevo con la maglietta azzurra dell Italia poi lo vedi anche con quella della Germania. Durante l'anno Juventus e VfB , nessun problema per lui e nessuno gli dice niente (là). Beato lui.

Vedi Max, noi ci siamo chiesti spesso come fare per attrarre più tifosi della Germania... La verità è che potremmo fare un restyling grafico, metterci a postare come pazzi, pubblicare storie e tabellini, ma ci scontreremmo sempre contro un muro, il muro dell'antipatia italiana per la Germania.

Di questa cosa me ne sono accorto a poco a poco. Quando ero bambino dovevo scontrarmi unicamente con un mio zio a cui non andava a genio il mio tifo. Ma potevo fregarmene anche perché un altro mio cugino pure aveva scelto una squadra straniera, ovvero l'Inghilterra. Era il 1977 e c'era questa rivalità tra due cugini, uno filotedesco e l'altro filoinglese. Lui vinceva a man bassa coi clubs, io mi rifacevo con la nazionale. Abbiamo trascorso anni e anni a condividere la passione per il calcio estero. Seguivamo i campionati e le coppe, conoscevamo tutte le formazioni che poi annotavamo nei nostri quaderni insieme ai risultati delle nostre partite di Subbuteo. E per questo ci facevamo bastare un almanacco del calcio, qualche quotidiano e la rivista Calciomondo che per un certo periodo usciva in allegato al Guerin Sportivo. Io poi "esageravo", potendo contare ogni anno sul Bundesliga Sonderheft, di Kicker o Fussball Woche, che compravo regolarmente il primo giorno che arrivavo a Forio d'Ischia, ai primi d'agosto, per le vacanze. E qui apro una parentesi: per tanti anni, fine anni settanta e poi tutti gli ottanta, Ischia è stata la mia Germania. Oggi non è più così, ma allora era, parlo soprattutto di Forio, una località che viveva essenzialmente di turismo e del turismo tedesco in particolar modo. Si incontravano tantissimi tedeschi, io li guardavo ammirato perché avrei tanto voluto esternare loro la mia passione. Dire loro: guardate, qui c'è un ragazzino del Sud Italia che conosce tutto del Bayern, tifa per la nazionale tedesco occidentale e vorrebbe tanto visitare il vostro Paese! Ricordo (con molto rimpianto) i vari negozietti bilingue (italiano/tedesco) e le edicole strapiene di giornali tedeschi, presenti in numero non minore di quelli italiani. Ho ancora davanti agli occhi le panchette sistemati fuori quelle edicole dove venivano accatastate le pile dei vari magazines in lingua tedesca. E tra questi spiccava il bisettimanale Kicker (soprattutto nell'edizione con più pagine e a colori) e come ho detto il Bundesliga Sonderheft, presentazione annuale della Bundesliga che per me rappresentava la Bibbia, l'unico modo per conoscere non solo le squadre ma anche e soprattutto le facce di giocatori che mi sarebbero stati altrimenti in larga misura sconosciuti. E quel Bundesliga Sonderheft mi accompagnava per un anno intero e veniva sostituito ogni anno dall'edizione successiva. Salvo un anno, che non siamo andati ad Ischia e non sono riuscito a procurarmelo, ho effettuato questo acquisto "rituale" ininterrottamente dal 1978 al 1994 circa. Una fedeltà durata quasi vent'anni. Nel corso dell'anno, invece, ogni tanto andavo alla stazione della mia città e mi compravo il Kicker Sportmagazin. Non sono mai riuscito a leggerlo, ma conoscevo le parole necessarie, ad esempio, per orientarmi nel calciomercato. E poi, come ho detto, c'erano le immagini che già da sole valevano l'acquisto (in tempi in cui Internet te lo sognavi).

Ritorno con grande piacere e rimpianto a quei tempi eroici perché tutto ciò che è venuto dopo il 90' non può assolutamente reggere il confronto con quanto è avvenuto prima. E nemmeno il fantastico triplete dell'anno scorso vale per me la Coppa dei Campioni conquistata nel 1976 (avevo 9 anni ma già c'ero!) o la Coppa Europa vinta dalla Germania nel 1980. Quelle sono emozioni di bambino, dunque irripetibili. E poi quelle erano formazioni tutte tedesche, il Bayern aveva campioni tutti tedeschi, vuoi mettere la soddisfazione? Altro che applaudire Robben e Ribery, con tutto il rispetto...

Dicevo all'inizio delle interminabili sfide tra Germania e Inghilterra, tra il Liverpool e il Nottingham Forest di mio cugino e il Bayern e il Borussia M'Gladbach del sottoscritto. Una sfida che si allargò ad altri sport prendendo i contorni di un'opposizione tra "nordici" e "anglosassoni", quando ad esempio sul terreno di Wimbledon si scontravano Borg e Connors. Lui era per Connors, primo di una lunga fila di "eccentrici", io per Borg, capostipite di una linea di "regolari". Era uno scontro sportivo, ma anche di mentalità. Io ero più metodico, più tranquillo e anche più tradizionalista. Mio cugino invece più vivace e amante delle esagerazioni e delle novità. Già allora iniziai a capire che ciò che a molti latini non piaceva della Germania piaceva invece a me. Pure io non avevo un forte senso dell'humour, pure io amavo l'ordine e la puntualità. Pure io apprezzavo la regolarità, la tranquillità, ciò che molti considerano poco entusiasmante o addirittura "noioso"... Con mio cugino ci siamo col tempo persi di vista, ma senz'altro ci saremmo trovati in Formula 1 ad apprezzare piloti completamente diversi, io Schumacher, lui Montoya o Villeneuve...

Nessuno dei due gioì per il Mundial azzurro dell'82. Per me fu una tragedia, lui restò fondamentalmente indifferente. L'ultimo nostro scontro furono i rigori di Italia '90 con Pierce che cicca il tiro decisivo e la Germania che va in finale. Per me una goduria pazzesca...

Stranamente tifare Italia è divenuta una mania collettiva solo quando siamo entrati in Europa e anche molto tempo dopo Maastricht. L'evento che in teoria avrebbe dovuto sprovincializzarci ci ha invece inchiodati ad un nazionalismo che durante tutta la mia giovinezza non è mai esistito. Durante la Prima Repubblica gridare "Viva l'Italia!" era proibito. Poi è diventato un dovere civile. Allora, solo allora, mi accorsi che avevo "tradito".

Questa è la copertina del primo Bundesliga Sonderheft comprata nell'estate del 1978, poco dopo i mondiali argentini (la foto è ovviamente recuperata sul web




Tra le immagini in copertina si intravvede quella di Kevin Keegan, il "nemico inglese" per eccellenza passato quell'anno all'Amburgo.) Fu la prima e unica volta che scelsi l'edizione "gialla" di Fussball Woche, dall'anno seguente si succederanno solo le "rosse" di Kicker.


Questa è invece la copertina del primo numero del Kicker "regolare" da me acquistato nel 1981:

Grande Florian, bellissimo pezzo. Poco da aggiungere, oggi a scuola si parlava dell'amichevole Italia-Lussemburgo e a un mio sorriso accennato per la figuraccia sono partiti i "guarda che sei italiano anche tu" quando invece si tratta di sfottere siamo i "crucchi". Importa poco, orgogliosi della nostra passione/origine. SEMPRE FORZA GERMANIA!

Si davvero dobbiamo tener duro Schweini.... Cmq non trovi strano una cosa Florian..... l ostilità contro la Germania c'è sempre però se per es si da un occhiata alla pagina Facebook del Renzaccio e che io cogestisco cioé Germania Calcio Blog ci sono quasi 400 like e molti utenti che commentano sempre e che sono tutti Italiani che cmq amano il calcio Tedesco e la Mannschaft. Poi dai loro profili capisci pure che tengono quasi sempre sia una squadra Italiana che una Tedesca e come Nazionali tutte e due allo stesso modo. Lo stesso Renzo tiene Brescia e Werder. Come Nazionale + quella Italiana. Eppure ama il Calcio Tedesco in modo profondo e lo conosce specificatamente anche meglio di me. Quindi insomma il tutto per dire che per alcuni ( e mi paiono parecchi) conciliare le due cose non è difficile. Quindi che dire è una cosa buona? Se già ci fossero ancora più Italiani che la pensano così la vita sarebbe + facile anche per noi puristi.... e cmq in Germania la questione è già così da tempo. Cioé ci sono persino dei Tedeschi senza alcuna origine Italiana che tifano Italia per simpatia o contrapposizione e altri che tifano sia Italia che Germania e nessuno li stressa o li becca o cmq non in modo eccessivo o pesante.....

VfBMax ha scritto:Si davvero dobbiamo tener duro Schweini.... Cmq non trovi strano una cosa Florian..... l ostilità contro la Germania c'è sempre però se per es si da un occhiata alla pagina Facebook del Renzaccio e che io cogestisco cioé Germania Calcio Blog ci sono quasi 400 like e molti utenti che commentano sempre e che sono tutti Italiani che cmq amano il calcio Tedesco e la Mannschaft. Poi dai loro profili capisci pure che tengono quasi sempre sia una squadra Italiana che una Tedesca e come Nazionali tutte e due allo stesso modo. Lo stesso Renzo tiene Brescia e Werder. Come Nazionale + quella Italiana. Eppure ama il Calcio Tedesco in modo profondo e lo conosce specificatamente anche meglio di me. Quindi insomma il tutto per dire che per alcuni ( e mi paiono parecchi) conciliare le due cose non è difficile. Quindi che dire è una cosa buona? Se già ci fossero ancora più Italiani che la pensano così la vita sarebbe + facile anche per noi puristi.... e cmq in Germania la questione è già così da tempo. Cioé ci sono persino dei Tedeschi senza alcuna origine Italiana che tifano Italia per simpatia o contrapposizione e altri che tifano sia Italia che Germania e nessuno li stressa o li becca o cmq non in modo eccessivo o pesante.....

Secondo me c'è differenza tra uno che tifa Italia e poi (molto poi) Germania e uno che ama innanzitutto la Germania. Quest'ultimo non potrà non trovarsi in contrapposizione con l'Italia per via di questa rivalità che prima che sportiva è culturale. Gli italiani e i tedeschi si definiscono infatti a partire dalla contrapposizione (che storicamente non è stata sempre tale) tra germanesimo e latinità.

Per quanto mi riguarda, come ho detto, io per lunghi anni ho sentito soprattutto la rivalità con l'inghilterra per via delle coppe europee. Ancora oggi la mia squadra di club che considero rivale per principio è il Liverpool, colpevole ai miei occhi di aver battuto il Borussia nel '77. Fino all'82 non ho mai tifato contro una squadra italiana (sempre che non giocasse in opposizione ad una tedesca). Dopo l'82 è stato diverso. Si è rinfocolata questa rivalità italo-germanica, che da parte italiana ha toccato picchi davvero sgradevoli. Per cui, francamente, nel calcio (e sottolineo nel calcio) io sono "anti-italiano". Mi bruciano troppo certi commenti, certi titoli di giornale per non esserlo. Sul piano culturale, politico e quant'altro sono invece fautore di una rinnovata amicizia italotedesca e appoggio tutti i tentativi in tal senso.

Immenso Floria, felice di rileggerti.
I tuoi post sono di grande qualità!

Personalmente, non tiferò Germania, anche se ho una grande propensione verso questo Paese in cui mi piacerebbe anche abitare, ma li seguirò con grande simpatia, come sempre.
Perchè? Beh, per il rovescio della medaglia, rispetto a quanto da molti sostenuto: i Tedeschi, quaggiù, sono vittime di grandi pregiudizi e di un' antipatia la cui origine non è ben chiara.
Inoltre, come dicevo più su, stimo molto la Germania a livello socio-culturale e apprezzo molti aspetti del popolo tedesco!

Dave ha scritto:Personalmente, non tiferò Germania,

  

Dave, m'immagino però che, salvo un incontro diretto tra italiani e tedeschi (comunque improbabile) tu tiferai anche per la Germania. E' così?

Florian67 ha scritto:

Dave ha scritto:Personalmente, non tiferò Germania,

  

sigh  

Ragazzi, il mio "non tifare" non significa certo "dar contro", sia chiaro.
Della Germania e della "germanicità", in generale, mi sono innamorato anni fa, in Austria.
Col tempo, poi, ho approfondito leggendo e tramite la rete.
Shweini mi conosce un pochino, dato che parliamo spesso, e sa che la mia passione verso la Germania è concreta.
C'è anche la possibilità, tutt' altro che remota,che in un futuro non troppo lontano, la Germania diventi il mio Paese, fate voi!

Il mio primo libro sulla Germania: una raccolte di fiabe dei fratelli Grimm in un libro della Salani edito negli anni sessanta.




Questo invece il primo dizionarietto di tedesco: "Io parlo tedesco" della AMZ (l'immagine si riferisce ad un'edizione olandese, identica in tutto a quella italiana tranne che per il titolo):

Bellissimi!
L' amore per un Paese, quello vero, può nascere anche da piccole cose...

La mia mitica squadra di Subbuteo della Germania!! Ricordo che questa edizione particolarmente lussuosa (con scatola a colori) mi fu regalata nel 1980 circa...

Grande Florian posti sempre cose "storiche" fantastiche

VfBMax ha scritto:Grande Florian posti sempre cose "storiche" fantastiche

Ehi non esagerate coi complimenti... sono solo i miei ricordi che ho piacere di condividere con voi.   

Dave ha scritto:Ragazzi, il mio "non tifare" non significa certo "dar contro", sia chiaro.
Della Germania e della "germanicità", in generale, mi sono innamorato anni fa, in Austria.
Col tempo, poi, ho approfondito leggendo e tramite la rete.
Shweini mi conosce un pochino, dato che parliamo spesso, e sa che la mia passione verso la Germania è concreta.
C'è anche la possibilità, tutt' altro che remota,che in un futuro non troppo lontano, la Germania diventi il mio Paese, fate voi!

ahah ma nessuno metteva in dubbio la tua vicinanza e passione per la Germania Dave! Si scherzava, e del resto il forum è merito tuo  

Che belle parole Florian! Grazie di cuore per esse e per essere tornato sul forum!
Per quanto mi riguarda, tiferò ovviamente per la Germania (non ho capito perché tu no Dave?) e, sebbene sappia che è un forte conflitto d'interessi, visto lo stesso girone, avrò forte simpatia per il Portogallo, perché amo questo Paese e inoltre è la patria del mio adorato Benfica...

Florian67 ha scritto:La mia mitica squadra di Subbuteo della Germania!! Ricordo che questa edizione particolarmente lussuosa (con scatola a colori) mi fu regalata nel 1980 circa...

splendida! mi aggrego a vfbmax per quanto riguarda i complimenti  

Wölfe ha scritto:Che belle parole Florian! Grazie di cuore per esse e per essere tornato sul forum!
Per quanto mi riguarda, tiferò ovviamente per la Germania (non ho capito perché tu no Dave?) e, sebbene sappia che è un forte conflitto d'interessi, visto lo stesso girone, avrò forte simpatia per il Portogallo, perché amo questo Paese e inoltre è la patria del mio adorato Benfica...

anche io simpatizzo Benfica  bene un sacco di tifosi della Germania 

detto ciò forse il topic starebbe meglio in un'altra sezione

Wölfe ha scritto:Che belle parole Florian! Grazie di cuore per esse e per essere tornato sul forum!
Per quanto mi riguarda, tiferò ovviamente per la Germania (non ho capito perché tu no Dave?) e, sebbene sappia che è un forte conflitto d'interessi, visto lo stesso girone, avrò forte simpatia per il Portogallo, perché amo questo Paese e inoltre è la patria del mio adorato Benfica...

Ciao Wölfe! Ora che ci penso al momento non ho "seconde squadre" per cui simpatizzare. Da ragazzo avevo simpatia per la Scozia, in quanto ce l'aveva a morte con l'Inghilterra (  ) ... adesso non saprei, forse l'Irlanda e magari la Svezia (anche se Ibrahimovic "svedese" non lo riesco a concepire!)

P.S.: Avete notizie di Koepke?

Purtroppo no, non si fa sentire da Natale... Speriamo che non gli sia successo niente di brutto...

Wölfe ha scritto:Purtroppo no, non si fa sentire da Natale... Speriamo che non gli sia successo niente di brutto...

Sono certo che è solo un momento di stanca... capita un po' a tutti....