Joachim Löw - BUNDESTRAINER

Florian67 ha scritto:

Abbiamo una nazionale che non vale il Bayern Monaco, vulnerabile in difesa e schiava in attacco delle simpatie del mister, ancorato ai vari Klose, Oezil e Podolski - che fosse per me non vedrebbero più da tempo la prima squadra. 

Dai Florian, va bene che non sopporti Löw però questa mi pare un'affermazione piuttosto azzardata.

Per te Klose non vedrebbe da tempo la prima squadra? Eppure agli ultimi Mondiali è stato il capocannoniere, in Italia non fanno altro che lodarlo. E agli Europei ha giocato Gomez più di una partita, quindi non mi pare che Löw sia particolarmente rigido in questo ambito.

Özil. Sai bene che non lo sopporto, ma agli ultimi Europei chi gli avresti preferito? Götze che era in condizioni fisiche pietose? 

Infine Podolski. E qui sono assolutamente d'accordo.

Per il resto, sulla forza dell'Italia concordo pienamente con te.
Credo sia una Nazionale sottovalutata che negli ultimi anni ha visto esplodere più di un talento..

Vedi Koepke non è che io non sopporto Loew.. Non nutro antipatia nei suoi confronti né un particolare motivo di rivalsa... è che non lo considero un valido allenatore.

Io mi ricordo che Derwall nel 1984 venne mandato via perché la sua Germania fu eliminata agli europei dalla Spagna (con un gol all'89')... e Derwall quattro anni prima aveva vinto un trofeo.
Poi mi ricordo di Voegts, negli anni novanta spernacchiatissimo dalla stampa, nonostante avesse pure lui portato onestamente a casa una coppa.

E così pure mi ricordo di vari giocatori a turno processati in patria, ma che nella loro carriera riuscivano sempre in qualche modo a vincere qualcosa. Loew e Klose stanno in giro da un'eternità eppure non hanno vinto niente. Andrà a finire che del primo ci ricorderemo i pulloverini color carta da zucchero e del secondo le capriole mostrate dopo tanti gol inutili. Il problema è che non ci sono sostituti. Dietro Loew c'è il vuoto, se è vero che l'allenatore dell'U21 Adrion ha miseramente fallito il suo compito. Ecco un tipico caso di allenatore che mi innervosisce. Tornato a casa dall'europeo ha detto alla stampa che "dopotutto i giocatori si sono divertiti". Quasi che fosse andato in gita-premio. Così pure Loew dopo l'Italia: "Siamo andati male, ma la vita va avanti". Eccome no, basta che ci sta la salute!

Klose e Gomez al Bayern di Van Gaal facevano panchina e tribuna a vantaggio dell'insignificante Olic. Che però nella squadra messa in campo dall'allenatore olandese pareva un fenomeno. Andato via van Gaal Olic è tornato ad essere un brocco e Gomez a segnare. Gol inutili però, tant'è vero che la sua finale - a differenza di Mandzukic - l'ha persa.

Il problema di Loew è che non riesce a far rendere al massimo i giocatori di cui dispone. Al contrario di Prandelli, che invece è bravissimo. Tu vedi l'Italia e noti la mano dell'allenatore, che ieri è stato costretto a rinunciare a Pirlo e De Rossi e nessuno si è accorto della loro mancanza.

Circa Oezil, a me da fastidio che lo si ritenga il miglior calciatore tedesco e in quanto tale intoccabile. Poi vedi il Real Madrid e noti Ronaldo, Di Maria, Benzema, tutti tranne che lui. Oezil andrebbe messo in discussione come tutti gli altri e se non mostra la giusta personalità... fuori, e avanti un altro (Kroos o Mueller, che sulla fascia destra secondo me è fuori ruolo).

L'unico giocatore che Loew riusciva a utilizzare al meglio era Podolski, ma questo accadeva qualche anno fa. Da tempo in nazionale Poldi inanella prestazioni mediocri.

Klose ha 35 anni e in tutti i momenti che contavano ha fallito. Io penso che Loew dovrebbe inventarsi qualcosa per l'attacco, vedi Reus, Schurrle o Thomas Mueller (Goetze mi sembra deboluccio sotto porta). Magari Miro te lo tieni buono per gli ultimi 15 minuti, ma non imposti più la squadra su di lui.

Insomma, strappare al Brasile un mondiale già vinto perché gioca in casa sarà un'impresa. Ma bisognerà provarci e non attendere una brutta figura che di questo passo - ahimè - sarà inevitabile.

Per me è assurdo non contestualizzare in che anni Löw e Klose sono stati in Nazionale.

Per quanto riguarda Miro: nel 2002 (capocannoniere) giocava in una Germania poverissima di talento che arrivò in finale solo perchè incontrò squadre non certo irresistibili contro cui venne salvato da Kahn. Unico vero fenomeno di quella squadra.

Nel 2006 (capocannoniere) si trattava di una Germania inadeguata a vincere il Mondiale. A differenza del 2002 qualche giocatore di buona prospettiva c'era, ma Schweinsteiger e Lahm, per dirne due erano ancora troppo acerbi.
E non c'era Kahn.
Dall'altra parte c'era l'Italia che era immensamente più forte e di fenomeni ne aveva ben più di uno.

Quando parli di Löw invece a me sembra che tu ti dimentichi totalmente di cinque anni di gestione.

Dal 2006 al 2011. 

Quando parli di Löw a me sembra proprio che tu quel quinquennio non l'abbia seguito, ed abbia seguito (cosa che chiaramente non è così) la Germania solo nel 2012.

Perchè è innegabile che in quei cinque Löw ha fatto cose pazzesche.

Nel 2008 finale agli Europei con una squadra vecchia e priva di talento.

Poi nel 2010 la Germania è stata ampiamente la miglior squadre del Mondiale.

E qui ti contesto l'affermazione sul rendimento dei giocatori.

Hai mai visto Mertesacker e Friedrich giocare come fecero in Sud Africa?

Schweinsteiger? Forse gli ultimi mesi, non aveva mai giocato come in quel 2010. Ammetto però che gran parte del merito va condiviso con van Gaal.

Khedira? Se è al Real deve ringraziare quel Mondiale.

Müller? Giocatore pazzesco che Löw ebbe il coraggio di lanciare da titolare quando non aveva praticamente mai giocato in Nazionale.

E infine Klose..

Ti ricordi come arrivò a quei Mondiali Klose? Non aveva praticamente giocato tutto l'anno, non lo voleva nessuno.

Gli diede fiducia. E Klose fu DECISIVO sia contro l'Inghilterra che contro l'Argentina. 

E per decisivo intendo nel senso in cui intendi tu: si prese sulle spalle la squadra e la portò a due risultati storici.

Perchè 8 gol rifilati ad Argentina ed Inghilterra sono un gran risultato.

Chi sconfisse Löw? Capello. Mica l'ultimo arrivato.

Poi anche lì ci fu la Spagna. La Spagna che vinse sostanzialmente per un episodio.

Sul 2012 invece nessun problema ad ammettere che fu un fallimento.

L'impressione, ripeto, è però che tu nel giudicare l'operato di Löw tenga conto di un anno e non di un quinquennio.

Allora... tu mi hai elencato le cose buone che Klose ha fatto ed io nulla ho da obiettare. Mica ho detto che Miro è un centravanti scarso! Ho sottolineato però che ha 36 anni, l'anno prossimo ai mondiali ne avrà 37 (!) e che per una serie di ragioni finora non ha raccolto niente.

Per me insistere su un giocatore di questo tipo è sbagliato. Ripeto, me lo porterei come rincalzo esperto, da usare nei minuti finali delle partite.

Riguardo Loew, per lui come per tutti contano i risultati. E i risultati dicono zero trofei su 3 campionati a cui ha partecipato da allenatore. Il tempo a disposizione l'ha avuto e la squadra per vincere pure, nel 2012. Ma la partita della vita l'ha perduta, contro l'Italia, ed in maniera tale che qualunque altra Federazione l'avrebbe cacciato via immediatamente. Adesso a Loew o gli capita il miracolo tipo Heynckes di conquistare quella vittoria in extremis in grado di capovolgere il giudizio sulla sua carriera oppure verrà ricordato come l'allenatore che ha passato più tempo sulla panchina della nazionale senza vincere nulla. Tralasciando infatti i vincenti Herberger, Schoen, Derwall, Beckenbauer e Vogts, la tradizione negativa vedrebbe il nostro con 4 tentativi andati a male sopravanzare di gran lunga i Ribbeck (1), i Voeller (2), i Klinsmann (1). Un perdente di lunga durata, verrebbe da dire.

Gli anni 2006-2011 non è che non li ricordi, è che (come il quinquennio precedente) c'è purtroppo assai poco da ricordare. Solo episodi, quelli appunto che hai citato tu. Ma il calcio è pieno di episodi che non verranno ricordati perché non sono stati parte di una storia di successo.

Ok, Florian allora su Klose la pensiamo allo stesso modo.
Anche io lo porterei come rincalzo, certo, se si mette a segnare come segna in serie A però lasciarlo in panchina diventa diffiicile.

Sul discorso 'per tutti contano i risultati' io non sono d'accordo.
Non puoi non contestualizzare.

Tant'è che gli altri che non hanno vinto nulla chi sono? Ribbeck, Völler e Klinsmann. 
Cos'hanno in comune? Hanno allenato tutti negli anni peggiori del calcio tedesco.

Non si può prescindere nella valutazione di Löw dal valore dei giocatori.

Credo che con Rummennigge, Gerd Müller, Rudi Völler, Beckenbauer...avrebbe vinto anche lui qualcosa.

La realtà è che la Germania è tornata competitiva dal 2010.

Prima tutto ciò che otteneva era un successo rispetto alle potenzialità della squadra.

In linea generale concordo sul fatto che la Germania sia tornata altamente competitiva solo da un paio d'anni a questa parte. Resta però in me la convinzione che i suoi allenatori - Ribbeck, Voller, e Loew (Klinsmann è a mio avviso il meno colpevole dei quattro) - abbiano tutti fatto meno del dovuto. Sul loro operato gravano scelte tecniche e tattiche che un medio allenatore italiano infatti non si sarebbe mai permesso di compiere.

Ribbeck si era portato dietro una squadra che aveva uomini meritevoli di migliore assemblaggio: Kahn, Nowotny, Babbel, Jeremies, Ziege, Hamann, Scholl, Ballack, Deisler. Anche a prescindere dai vecchi e spompati Matthaeus, Hassler e Bierhoff, l'umiliazione di Euro 2000 io la addebito in larga misura ad un tizio che francamente piuttosto che l'allentore (della nazionale!) era meglio che faceva un altro mestiere.

Poi venne l'era-Voeller. Il povero Rudi ha dovuto veramente fare le nozze coi fichi secchi, tuttavia se ai Mondiali del 2002 è riuscito nell'impresa del secondo posto, nel 2004 operò scelte assai discutibili come la scelta di due punte ridicole quali Kuranyi e Bobic. Una Germania così deficitaria in attacco non s'era mai vista ed è inconcepibile che un ex-bomber di razza quale Voeller non fosse riuscito a scegliere di meglio!

Il 2006 è l'anno da cui parte la storia della Germania attuale. E se paragoniamo la sconfitta subita allora contro gli azzurri a quella avvenuta nel 2012 bisogna dire che Klinsmann nei confronti di Loew ci fa un figurone. Quella Germania non demeritò affatto e fu sfortunata contro un'Italia forse nemmeno superiore. Alla fine il terzo posto, pur giocando in casa, non fu una vergogna.

Arriviamo al 2008 e Loew riesce subito a portare in finale la Germania. Risultato positivo anche se i nostri uomini migliori, da Ballack a Klose, spariscono sul campo quando un loro guizzo avrebbe potuto garantire un'impresa non impossibile.

Sudafrica 2010: ancora Loew e ancora fuori per mano degli spagnoli dopo due vittorie memorabili contro inglesi e argentini. Grazie a queste ultime, unite all'effetto simpatia di una Germania "multikulti" Loew si garantisce un rinnovo del contratto. C'è da chiedersi cosa sarebbe successo a Loew e alla Germania se quell'Argentina di Messi, sulla carta fortissima, non fosse stata allenata da Maradona... 

2012, ultimo atto. La Germania arriva a giocarsi la fase finale degli europei da favorita. Invece inciampa, dopo un primo turno in cui ha sofferto più del previsto, su un'Italia che tutti (tranne Prandelli & Co.) consideravano già battuta in partenza. Loew sbaglia formazione e approccio mentale. I tedeschi tornano mesti in patria e la Federazione prende in analisi la possibilità di un ricambio tecnico. Vista però la mancanza di alternative si decide di rimandare il cambio di due anni, concedendo a Loew la terza chance per conquistare qualcosa.

Ricapitolando, solo nel 2004 la Germania si è presentata all'appuntamento internazionale con le polveri bagnate. Nel 2002 ha compiuto un'impresa. Nel nel 2006 e nel 2010 ha ottenuto quanto doveva, anche se qualche leader in campo ha "tradito" le attese. Nel 2000, nel 2004 e nel 2012 è stata invece frenata in primo luogo dalle scelte tecniche dei suoi allenatori.

Ammetto che nutro grande simpatia per Löw e lo ritengo un allenatore molto capace. Anche secondo me con Podolski ha sbagliato qualcosa, e anzi che mettere Schmelzer terzino sinistro ha messo Boateng. Özil però è forte, Götze non poteva giocare. Avrebbe dovuto provare questa formazione:
Neuer
Lahm Badstuber Hummels Schmelzer
Schweinsteiger Khedira
Müller Özil Reus
Gomez

L'attacco è un altro discorso. Ritengo Gomez un grande attaccante anche se alle volte sbaglia. Ma del resto che alternativa abbiamo? Kießling forse, al posto di Klose? Ditemi voi


P.S. le simpatie sono improbabili, anche perché Löw è tifoso del Borussia e dubito davvero che vada a simpatia per gente come Klose, Özil ecc

E' da un po' che l'espressione è sempre questa.

Leggermente fuori topic, ma è notizia di oggi che Joachim Low starebbe considerando l'idea di convocare Roman Weidenfeller per l'amichevole del 15 novembre tra Italia e Germania.

Credo che sia un bel gesto nei confronti di un portiere che per motivi anagrafici non rientra più nel progetto nazionale ma che negli ultimi anni si è eretto come uno dei migliori portieri tedeschi e, forse, europei.

Ha rinnovato per altri 3 anni, rimarrà sino al 2016.

7_marko ha scritto:Leggermente fuori topic, ma è notizia di oggi che Joachim Low starebbe considerando l'idea di convocare Roman Weidenfeller per l'amichevole del 15 novembre tra Italia e Germania.

Credo che sia un bel gesto nei confronti di un portiere che per motivi anagrafici non rientra più nel progetto nazionale ma che negli ultimi anni si è eretto come uno dei migliori portieri tedeschi e, forse, europei.

D'accordo con te.
Rendimento continuo, meritava una convocazione.

skawise ha scritto:Ha rinnovato per altri 3 anni, rimarrà sino al 2016.

Sorprendente.

Questo rende bene quello che la gente pensa su questo allenatore e sul suo "Traguardo" di 100 Panchine di ieri sera......

Io ho sempre pensato che non fosse uno sprovveduto e non mi è mai dispiaciuto se non nella nostra incapacità di reagire contro la Spagna e nella preparazione contro l'Italia. Questa volta invece ero incredibilmente scettico, mi sembrava assolutamente assurdo e invece ha dimostrato di sapere il fatto suo. Sono contento, ma aspettiamo a cantar vittoria

Germania, la vittoria del ct Loew
Un successo che ripaga 10 anni di grande lavoro


EDOARDO GRASSI

14 Luglio 2014


Germania, la vittoria del ct Loew
Joachim Loew vince il Mondiale ed entra, a 54 anni, nel museo delle cere del calcio tedesco dove prima c’era posto soltanto per due allenatori, il mitico Sepp Herberger, che aveva risollevato la Germania del pallone dalle maceria della guerra portandola al titolo del 1954, ed il suo erede, l’astuto Helmut Schoen, campione del mondo nel 1974 a Monaco di Baviera.

Ovviamente è la notte del Maracanà a fare l’ultima differenza, ma per lui garantiscono gli otto anni di lavoro, una volta assunto l’incarico dopo l’addio di Juergen Klinsmann, di cui era il secondo, al Mondiale del 2006, quello del sogno tedesco spento dalle reti di Grosso e di Del Piero in semifinale. Da subito ha imposto una coerenza ed una trasparenza, di metodo e di scelta, che resta il suo personalissimo marchio di fabbrica insieme alla camicia scura, senza cravatta, ed alle maniche arrotolate.

L’ipotesi di lavorare intorno ad un telaio collaudato che potesse dare una continuità tecnica nel tempo (Neuer, Lahm, Hummels, Schweinsteiger, Thomas Mueller, gli assolutamente intoccabili) doveva trovare sbocco in un modulo (il celebratissimo 4-2-3-1) diventato il credo di tanti club in Bundesliga, a cominciare dal Bayern Monaco campione d’Europa. Ma coerenza non vuol dire integralismo, semmai voglia di riconsiderare le proprie idee alla luce di nuove proposte, magari vincenti. Ecco perché Loew ha accettato con grande disponibilità, nell’ultima stagione, i suggerimenti tecnici e tattici offerti dal ‘guardiolismo alla tedesca’ del nuovo Bayern anche fino alle estreme conseguenze: tikitaken (anche se meno accentuato rispetto a quello del maestro catalano), spostamento di Lahm davanti alla difesa e attacco senza punto di riferimento centrale col ‘falso nove’. Idee sublimate dal 4-0 al Portogallo ma riviste dopo il pareggio con il Ghana che, insieme alla faticosa qualificazione agli ottavi, a spese dell’Algeria, avevano scatenato la stampa tedesca contro Loew ed il modello di gioco della Nationamannschaft, oltretutto meno spettacolare rispetto al passato, bello da ricordare anche se poco vincente. Il cittì della Foresta Nera allora ne è uscito vincente alternando le due soluzioni di gioco, con il ritorno spesso e volentieri di Lahm sulla fascia, il recupero di Klose (unico attaccante di ruolo della Germania in Brasile) e l’utilizzo versatile del fenomeno Thomas Mueller che può muoversi su grandi spazi.

Germania, la vittoria del ct Loew
E poi a Loew dev’essere riconosciuta la capacità di saper correggere la partita strada facendo, come visto in finale quando ha inserito gli uomini vincenti Schuerle e Goetze: i contrattempi tecnici dell’ultimo momento lui li sa risolvere bene, se è vero che era arrivato in Brasile con un problema terzino (diventato poi drammatico per l’infortunio anche di Mustafi) e subito dopo aver perso Reus, probabilmente il più talentuoso dei trequartisti. Non è un caso se questa Germania, anche nelle versioni sperimentali, perde pochissimo, anche in amichevole, visto che nelle112 gare da cittì ha vinto 77 volte contro i 20 pareggi e le 15 sconfitte.

C’è poi un aspetto perfezionista di Jogi Loew che non coinvolge soltanto gli aspetti tattici, che comportano l’utilizzo di agende strapiene di annotazioni, ricchissimi database provenienti da tutto il mondo ed occhialini a 3 dimensioni per studiare ‘in profondità’ i movimenti dei giocatori in allenamento. Lui vuole avere voce in capitolo sulla logistica dei ritiri della nazionale, sull’alimentazione dei giocatori, sulla lunghezza dell’erba del campo di allenamento; passa per un incontentabile, in realtà non concepisce la superficialità, nemmeno nei dettagli. E non è un dettaglio se la Federcalcio tedesca gli aveva appena allungato il contratto di due anni, fino al prossimo Europeo, a prescindere dal risultato in Brasile, un atto di fiducia ma a anche e soprattutto di ottimismo.

http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/Brasile2014/2014/articoli/1041395/germania-la-vittoria-del-ct-loew-160-.shtml