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Quando vincere non basta

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Messaggio Da Florian67 Lun Set 29, 2014 9:07 am

Sono passati poco più di due mesi della vittoria della Germania a Brasile 2014, ma qui da noi è come se non fosse mai avvenuta. Finora solo il Guerin Sportivo ha reso omaggio ai tedeschi con un numero celebrativo. Per il resto nulla. Non un poster, non un libro, ma nemmeno un personaggio da vendere. Nei negozi di abbigliamento sportivo continui a vedere Messi e Ronaldo - affiancati, nella mia città, da Higuain. Per strada i ragazzi indossano ancora la maglietta del Barcellona con il numero di Neymar e si vede pure quella del Real targata James Rodríguez. Il resto è tutto patrimonio del nostro campionato. Di chi si è portato la coppa a casa, vedi Goetze, Thomas Mueller o Neuer nulla di nulla.

E nulla di nuovo, mi verrebbe da dire. La Germania, almeno a queste latitudini, non piace. La Bundesliga è considerato un campionato minore, che non appassiona. I club tedeschi non hanno il fascino di quelli inglesi e spagnoli. E la mannschaft è la tradizionale rivale dell'Italia, che puoi stimare ma non amare. E dunque guardare da una certa distanza. Oltretutto i tedeschi non sono mai stati personaggi. Nessuno di loro ha mai attirato le cronache gossippare come un Beckham o, prima di lui, un Best. Nessuno di loro si è mai messo al centro dell'attenzione come un Pelè , un Maradona o un Cruijff. Dei tedeschi si dice sempre che a vincere non sono stati i campioni, ma il collettivo. Eppure la Germania di campioni con la "c" maiuscola ne ha annoverati in buon numero, da Beckenbauer a Gerd Mueller, passando ai semidimenticati Rummenigge, Maier, Overath, Breitner, Netzer, eccetera.

Ricordi il mondiale vinto nel lontano '74 e su YouTube la gloria è tutta per gli olandesi sconfitti. Eppure quella squadra, tolto Cruijff, di fuoriclasse purissimi non ne aveva. Di certo i tedeschi, come qualità singola, gli erano superiori. Ma si parla sempre e solo degli olandesi, così come per il '54 si parlò degli ungheresi e nel '90 degli italiani sconfitti da Maradona. E c'è la possibilità che anche l'ultimo mondiale venga ricordato per l'umiliazione del Brasile padrone di casa, tralasciando chi quell'umiliazione è stata capace di infliggerla - ovvero la Germania - come se le sette segnature che hanno fatto strabuzzare gli occhi dei commentatori di tutto il mondo fossero stati tutti autogol.

La Germania non vende. Non si vende e nemmeno sa vendersi se non come spauracchio da esorcizzare. Quattro mondiali e tre europei hanno lasciato nell'immaginario collettivo l'idea di una squadra che arriva sempre in fondo ma da cui, determinazione a parte, c'è in fin dei conti poco da imparare e da ammirare.
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Messaggio Da Florian67 Lun Set 29, 2014 9:28 am

Sul calcio tedesco l'interesse di giornalisti e appassionati italiani è sempre stato avaro, tant'è che l'unico libro uscito sul Bayern Monaco (speciali della Gazzetta a parte) è ancora quello di Thomas Donati uscito per le edizioni Limina un bel po' di tempo prima che i bavaresi rimpolpassero il loro palmares delle coppe internazionali vinte due anni fa. Ebbene chi ha avuto modo di acquistare e leggere il libro si sarà accorto di un fatto curioso. L'autore, che purtroppo non è più fra noi, e che si è speso in un'opra altamente meritevole sotto numerosi aspetti, all'inizio della storia, quasi a giustificazione di ciò che avrebbe dovuto dire, paga un pegno. Dice che il Bayern e il calcio tedesco portano bene all'Italia visto che solitamente nel confronto diretto ne escono perdenti. Ora, Thomas Donati, che dedica il libro al figlio "milanista", fa di tutto per farsi passare come un appassionato del Bayern che ammira e stima il calcio italiano, come se vi fosse un nesso tra le due cose, come se parlare della Germania implichi implicitamente un confronto con l'Italia, cosa che evidentemente non succede per l'Inghilterra, la Spagna, il Brasile, eccetera. Donati "deve" dire che il Bayer è la stella della Germania, ma una stella che (fortunatamente) si eclissa quando si fanno avanti gli italiani. Io sinceramente non credo che il nostro Donati abbia avuto tutto questo desiderio di sottolineare, in un libro sul Bayern, la primazia del calcio italiano su quello tedesco. Mi sarebbe piaciuto chiedergli, in privato, se per caso, qualcuno gliel'avesse imposto. Della serie, va bene ti pubblichiamo il libro sui tedeschi ma tu fai attenzione a non urtare la suscettibilità dei lettori italiani. Sai, 'sti tedeschi...
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Messaggio Da VfBMax Lun Set 29, 2014 1:45 pm

Concordo tristemente. Fortuna che invece in altri ambiti i Tedeschi sanno vendere la loro merce. I prodotti Tedeschi sia che siano automobili birre o utensili vengono comprati spesso anche da chi non stima la Germania come paese, ma stima la qualità dei suoi prodotti. Ed anche in questo caso cmq è vero che non sanno vendere gran che i loro prodotti, cioé sono di una qualità tale che si vendono praticamente da soli in quanto sinonimo di qualità e precisione attenzione al dettaglio, ma non fanno mai delle grandi campagne pubblicitarie volte al di fuori della Germania, come invece sono maestri gli Americani per vendere i loro prodotti in giro per il mondo. L'unico es che mi viene in mente è quello che tu stesso avevi portato alla mia attenzione, cioè la bella, anche se non più giovanissima, Claudia Schiffer che con orgoglio in varie lingue, a seconda del paese ovviamente, diceva "E' una Tedesca" / "It's a German" etc. E infatti la Opel , macchina che proprio in quanto un po' sfigata tra i brands Tedeschi automobilistici ha sempre avuto le mie simpatie, è senza dubbio l'automobile che era più in crisi in Germania e doveva assolutamente fare qualcosa per vendere meglio e soprattutto avendo ormai una quota di proprietà non più solo Tedesca , sono pronto a scommettere che sia stato qualche pubblicitario non Tedesco ad aver ideato la bella pubblicità con la bella Claudia. Anche quella cmq con degli stereotipi come quello in cui Claudia dice "Si sa che i Tedeschi non hanno senso dell'umorismo"..... ah davvero? Eh beh Claudia allora vorrà dire sono un Co....ne io, perché spesso ho conosciuto persone Tedesche con grande spirito e parecchie barzellette e film Tedeschi che mi hanno fatto divertire parecchio.
Su Thomas Donati devo dire che non sapevo questi aspetti che citi, sapevo che aveva scritto un libro e purtroppo lessi sul Blog di Douglas che era scomparso, quando poi ho letto sul Blog quando lo ricordavano e quando hanno dedicato la vittoria del Mondiale a lui mi sono venuti i brividi e mi sono commosso anche se non lo conoscevo. Probabilmente hai ragione tu saranno state delle tristi imposizioni dell'editore......
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Messaggio Da schweini ultra muc Lun Ott 13, 2014 7:47 pm

La rivalità tra Germania e Italia come nazionali è ben nota e capisco che possa influenzare il business, però non condivido questo:
"La Germania, almeno a queste latitudini, non piace. La Bundesliga è considerato un campionato minore"

Moltissima gente sta cominciando a apprezzare di molto la Bundesliga e a interessarsi ai suoi club, prendendola anche, giustamente, a modello. Del resto a livello Europeo da un po' di tempo la Bundesliga sta collezionando risultati di molto superiori alla serie A, vedesi gli anni precedenti in champions:
2014- una tedesca in semifinale
2013- due tedesche in finale e ovviamente vittoria del trofeo da parte di una tedesca
2012- una tedesca in finale
2011- una tedesca ai quarti (unico anno non molto positivo)
2010- una tedesca in finale
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Messaggio Da Florian67 Lun Nov 10, 2014 8:13 am

schweini ultra muc ha scritto:La rivalità tra Germania e Italia come nazionali è ben nota e capisco che possa influenzare il business, però non condivido questo:
"La Germania, almeno a queste latitudini, non piace. La Bundesliga è considerato un campionato minore"

Moltissima gente sta cominciando a apprezzare di molto la Bundesliga e a interessarsi ai suoi club, prendendola anche, giustamente, a modello. Del resto a livello Europeo da un po' di tempo la Bundesliga sta collezionando risultati di molto superiori alla serie A, vedesi gli anni precedenti in champions:
2014- una tedesca in semifinale
2013- due tedesche in finale e ovviamente vittoria del trofeo da parte di una tedesca
2012- una tedesca in finale
2011- una tedesca ai quarti (unico anno non molto positivo)
2010- una tedesca in finale

Tutto vero, Schweini. Però siamo ancora lontani da un interesse davvero significativo per il calcio tedesco. Oltretutto in ambito internazionale purtroppo i risultati veri continua a farli solo il Bayern, mentre negli irripetibili anni settanta vincevano coppe il Borussia M'Gladbach, l'Amburgo, l'Eintracht di Francoforte. Era tutto il movimento calcistico tedesco a primeggiare in Europa, non solo il Bayern... e bisogna dire che anche allora i campionissimi ce l'avevano Barcellona (Cruijff, Neeskens) e Real Madrid (Netzer, Breitner)...
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