Martin Max

Leggendo ieri i cannonieri degli ultimi anni di Bundesliga mi sono imbattuto in Martin Max. Non me lo ricordavo più come giocatore, ma è stato un gran cannoniere di una decina-quindicina di anni fa.
Originario della Slesia, alla fine degli anni ’80 emigrò in Germania con la sua famiglia e scelse la nazionalità tedesca (probabilmente faceva parte della minoranza germanofona di Polonia).
Giocò e segnò molto nel Mönchengladbach (vinse la coppa di Germania del 1995) e nello Schalke (vinse la Coppa UEFA del 1997), ma l’apoteosi la raggiunse al Monaco 1860 dove riuscì a segnare 51 gol, che, nel 2000 e nel 2002, gli valsero il titolo di capocannoniere della Bundesliga.
Poi si trasferì a Rostock.
Ebbe scarsissima fortuna nella Nazionale dove giocò solo una partita. Scartato da Völler per i Mondiali del 2002, nel 2004 rifiutò la convocazione per gli Europei
Oggi fa l’allenatore del Grafing, squadra dilettante della zona di Monaco.

Max mi fa venire in mente un altro carneade del calcio tedesco, Herzog, che vinse la classifica cannonieri nel 1973/74 e perciò venne inserito da Schoen nei 22 prescelti per i mondiali di Monaco. Giocò qualche scampolo di partita e poi, malgrado la coppa conquistata, non fu più chiamato in nazionale finendo nel dimenticatoio.

Ricordo anch'io l'ostracismo di Voeller nei confronti di Max, certamente non un campione e meno che mai una leggenda, ma che avrebbe meritato di essere preso in considerazione vista oltretutto la penuria di attaccanti che c'era allora in Germania.

Sì certo non è stata una leggenda, ma un ottimo attaccante di quegli anni